La parrocchia di S. Bruno è cronologicamente l’ultima nata della città di Colleferro.
La città della Valle del Sacco, situata geograficamente a metà strada tra Roma e Frosinone, nasce come insediamento abitativo intorno al 1912 allorquando la società genovese Bomprini & Parodi Delfino, meglio conosciuta come B.P.D., specializzata nella produzione di esplosivi e munizioni, stabilisce di realizzare nel sito della campagna laziale uno stabilimento.
Negli anni successivi si sviluppa continuamente il tessuto urbano, che nel 1935 trova la sua definizione nella fondazione della città. Intanto la B.P.D. ha affiancato alla fabbrica di esplosivi anche la produzione di calce, cemento e malta. Nel 1938 un terribile scoppio in reparto produttivo provoca oltre 60 morti.
La struttura residenziale si arricchisce dell’ospedale, di diverse realtà scolastiche e della chiesa di S. Barbara, in onore della patrona della città.
Gli anni della 2^ Guerra Mondiale e quelli successivi della Ricostruzione vedono la città interessata da un forte sviluppo. La vocazione prettamente industriale di Colleferro, con la crisi degli anni 70/80 richiede una forte riconversione al terziario ed ai servizi. Oggi la città conta poco meno di 25.000 abitanti. E’ strutturata in 4 parrocchie, tre delle quali a struttura omologa con circa 7.500 abitanti ciascuna: S. Barbara, Maria SS.ma Immacolata e S. Bruno. La quarta è rappresentata dalla piccola parrocchia insediata nel quartiere di Colleferro Scalo intitolata a S. Giocchino.
Edificata giuridicamente nel 1987, nella zona ove i frati minori conventuali della parrocchia dell’Immacolata avevano iniziato l’attività pastorale a partire dal 1974, attivando una cappellina dedicata a San Massimiliano Kolbe, martire ad Auschwitz, con la nomina nel 1989 del suo primo parroco Don Franco Fagiolo, la comunità ecclesiale ha preso vita concretamente. In tempi rapidi sono state realizzate le strutture di ministero pastorale e la Chiesa dedicata al santo patrono della Diocesi S. Bruno Vescovo di Segni, abate di Montecassino, vissuto tra la seconda metà del 1000 e gli inizi del 1100.
La chiesa è stata consacrata il 20 aprile del 1997 dall’allora vescovo diocesano mons. Andrea Maria Erba.
Realizzata in forme moderne ma rispettose di alcune dinamiche legate alla tradizione, la Chiesa, ampia ed accogliente, contiene al suo interno alcune interessanti opere. Il Crocifisso all’altare, imitazione dell’opera del Cimabue, è stato realizzato dai ragazzi della scuola media di Gavignano, sotto la guida dell’insegnante di Educazione Artistica. La statua lignea del santo patrono, situata a sinistra del presbiterio, è opera recente (2005) del maestro Roberto Campagna. Nella parete a destra dell’altare è visibile la “Madonna del Giubileo” opera di Salvatore Fiume.
Per la dotazione della Chiesa il Comune di Colleferro, ha contribuito all’acquisto dell’organo Ahlborn mod. SN 250 che recentemente la Ditta Ferrarese di Ferrara ha arricchito con gli sviluppi tecnologici di quattro registri a canne.
Di recente ha impreziosito la nostra nuova Chiesa la sistemazione della Cappella feriale o eucaristica con la realizzazione dei Nuovi Arredi sacri (Altare, Tabernacolo, Ambone, Seggio e Vetrate artistiche prodotte dalla Ditta Arte Poli di Verona). Sempre recente è il lavoro delle Vetrate artistiche che abbelliscono l’interno della Chiesa, opera anch’essa del Maestro Andrea Poli di Verona. Sono stati eseguiti in questo periodo lavori di abbellimento del giardino con la sistemazione della grande aiuola circolare e della gradinata con recinzione in acciaio inox.
Nel mese di Dicembre del 2011 è stata realizzata una grande statua lignea della Madonna di Fatima opera unica dell’artista della Valle D’Aosta Stefano Arnodo, frutto della collaborazione di un lavoro teatrale organizzato dal Sig. Dino Velliucci.
Nel mese di maggio 2013 si è realizzato il grande mosaico ornamentale si estende per tutta l'ampiezza dell'area presbiteriale, caratterizzata dalla presenza di un Crocifisso in stile bizantino, che si erge nel centro della parete di fondo. I colori delle tessere sono stati scelti in tonalità neutre e poco accese, proprio per valorizzare tale arredo e per accordarsi agli elementi liturgici già presenti. Non a caso, la composizione, ideata da Sr. Agar Loche pddm della Ditta di Arte Sacra della DOMUS DEI di Albano Laziale, è stata realizzata con l'utilizzo della pietra in ciottoli di diverse dimensioni. Ciò suggerisce anche un emblematico effetto dinamico: il soffio della Vita che dona movimento alla terra, frutto della risurrezione di Cristo il Crocifisso, figlio di Dio e figlio dell’uomo.
Nei mesi di Luglio ed Agosto 2013, invece, si è portata a temine la grande opera della tinteggiatura delle pareti e del soffitto della Chiesa, rimasta ancora al lavoro grezzo di fine cantiere, il nuovo impianto di illuminazione a LED della Targetti eseguito dalla Ditta PRA EDIL di Zagarolo, il nuovo impianto microfonico digitale eseguito dalla Ditta Parco Soluzioni di Pescara. Sono in fase di realizzazione i 15 pannelli delle Stazioni della Via Crucis in Mosaico (cm 60 x 80) realizzati dall’ artista della Georgia Pakuraze Amiran dalla DOMUS DEI su progetto di Alessia Catallo.
In parrocchia sono attive tutte le strutture di servizio alla catechesi, alla liturgia ed alla carità. Sono inoltre presenti il Consiglio Pastorale Parrocchiale, la Corale “Cantate Domino”, Coro “Cantori per Caso”, il gruppo “Amici di Padre Pio”. Sin dall’inizio, nella vita della comunità è presente l’Azione Cattolica in tutte le sue articolazioni (ragazzi, giovanissimi, giovani, adulti).
Braccio operativo della parrocchia è il “Gruppo dei Collaboratori Parrocchiali”, formato da una ventina di persone disponibili e volenterose. Inoltre opera il Centro Ricerche Sociali (CE.R.S.) dedicato a Vittorio Bachelet, realtà socio-culturale riconosciuta dalla C.E.I., che tra l’altro ha messo in campo un ardito progetto denominato “Accademia Musicale di San Bruno in Vicoi” che ha proposto significativi Concerti nella nostra Chiesa e due persino presso la vicina Casa di Reclusione di Paliano. Momento particolarmente significativo in occasione della scorsa quaresima è stato il Concerto Requiem di MOZART KV 626 con il Coro Polifonico Josquin Des Pres e l’Orchestra Sinfonica Francesco Alviti, diretti dal M° Mauro Gizzi.